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Tag Archives: blastocisti

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Settimana 3 di gravidanza: morula e blastociti

il tuo corpo

Sapevi che

Settimana 3: morula e blastocisti

 

 

 

 

settimana 3Lo zigote continua il suo viaggio e si trasforma in “morula“, un agglomerato solido di cellule di cui una parte costituisce l’embrione vero e proprio mentre le altre sono preposte alla costituzione della placenta e altre membrane uterine.

Lo zigote prosegue a dividersi fino a formare una pallina solida di 16-32 cellule chiamata morula. La moltiplicazione delle cellule avviene ad intervalli abbastanza regolari di 15 ore, fino a raggiungere l’utero dove la morula conta 64 elementi. In questa delicata fase, alcune cellule sono diventate l’embrione e altre sono destinate a formare la placenta e altre membrane fondamentali per lo sviluppo della gravidanza.

La morula è soggetta ad un’ulteriore evoluzione: al suo interno le cellule diventano fluide e vengono ora chiamate blastocisti. I blastocisti sono importanti perchè la loro superficie, costituita da cellule larghe e piatte (trofoblasti), va a costituire la placenta, mentre l’agglomerato interno dà origine finalmente al vero e proprio embrione. Il tuo bambino inizia a formarsi davvero! Infatti è proprio questa la settimana di gravidanza in cui i test riescono a rilevare con precisione il tuo stato interessante.

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Settimana 4 di gravidanza: Il tuo bambino

 

il tuo corpo

Sapevi che

Settimana 4: la blastocisti

 

 

 

 

La 4ª settimana coincide con con l’arrivo della blastocisti nel tuo utero. È il momentodell’impianto. Il tuo bambino ha già due settimane e misura tra 0,36 e 1 mm dalla testa al sacro.Da cinque a sette giorni dopo lovulazione, la produzione di progesterone è ai massimi livelli e stimola la crescita dei vasi sanguigni che irrorano lendometrio, ovvero il rivestimento dellutero. Questo momento ha coinciso con l’arrivo della blastocisti nel tuo utero, pronta per l’impianto. A questo stadio, la blastocisti aveva un diametro inferiore a 0,2 mm e ha galleggiato liberamente nell’utero per alcuni giorni, continuando a svilupparsi e a crescere di dimensione. Circa nove giorni dopo la fecondazione, la blastocisti, composta da centinaia di cellule si è ancorata alla parete del tuo utero utilizzando le estroflessioni dei trofoblasti (un prolungamento spugnoso di cellule) che si sono annidate nell’endometrio.

4 settimana

Queste cellule con le loro tipiche villosità (villi coriali) si sono insinuate nell’utero e hanno dato origine alla formazione della placenta. Con l’impianto potresti aver avuto perdite di sangue, che occasionalmente alcune donne hanno. Quando la blastocisti non si impianta, viene espulsa nel successivo ciclo metruale e la donna non ha cognizione del fallito concepimento.

In cerca di cibo

Al momento dell’impianto la blastocisti era costituita da centinaia di cellule che rilasciavano enzimi. Gli enzimi hanno penetrato il rivestimento dell’utero e hanno causato lo sfaldamento dei tessuti, fornendo cellule sanguigne da cui hanno tratto nutrimento i villi coriali. Può accadere che il rivestimento dell’utero non fornisca nutrimento sufficiente alla blastocisti: in questo caso si verifica l’aborto, molto simile a una mestruazione tardiva e abbondante.

L’impianto della blastocisti nell’utero

La blastocisti ci ha messo 13 giorni per implantarsi nel tuo utero. Da quel momento l’aborto è diventato una probabilità sempre più scarsa. Il tredicesimo giorno è il termine ultimo per la divisione dell’embrione in due a formare due feti gemelli. Se la divisione avviene più tardi, si formano gemelli congiunti ovvero siamesi.

Una volta che la blastocisti si è annidata, le sue cellule si sono disposte in due strati, con una metà all’interno dell’altra. La metà attaccata alla parete dell’utero ha dato origine alla placenta e al sacco vitellino. Lo strato esterno ha formato il cordone ombelicale, la cavità amniotica e il corion (membrana protettiva dell’utero).

La metà racchiusa all’interno della blastocisti è diventata l’embrione, all’interno del quale si distinguono tre strati, detti geminali, dai quali si sono sviluppati diverse parti del corpo del bambino e i primi organi del feto.

tre strati:

  • lo strato interno di colore giallo (endoderma) che ha dato origine rapidamente a polmoni, fegato, vescica, apparato digerente, pancreas, ghiandola tiroidea e rivestimento del tratto gastrointestinale;
  • lo strato mediano di colore rosa (mesoderma) da cui ha iniziato a formarsi lo scheletro, i muscoli, i reni, i vasi sanguigni e il cuore;
  • lo strato più esterno di colore azzurro (ectoderma) che ha dato vita al cervello, al sistema nervoso, denti, epidermide e capelli. Si è formata una sorta di stratificazione di tessuto che è il princicpio del futuro viso del tuo piccino e hanno iniziato a distinguersi anche i suoi occhi, come due punti neri.

4ª settimana di gravidanza: dall’embriogenesi all’organogenesi

La  4ª settimana di gravidanza è quindi un periodo di transizione molto veloce in cui si è passato dalla embriogenesi (la formazione dell’embrione) all’organogenesi(formazione degli organi) del tuo futuro bebè. La 4ª settimana è quella in cui l’embrione ha acquisito la sua forma definitiva. Per farti capire qual è la sua forma in questa settimana, ti suggeriamo di pensare ad un fagiolo con delle gemme.

Al 23º giorno potrebbero essersi già manifestati i battiti cardiaci: il suo cuoricino, formato da un’unica valvola, potrebbe avere iniziato a battere velocemente.

La quarta settimana di gravidanza è quella in cui puoi anche definitivamente assicurarti se sei incinta. Dopo un mese esatto di gravidanza, un test di gravidanza può darti la conferma.