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Tag Archives: settimana 30

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Birth plan

Birth plan

Alla 30ª settimana di gravidanza, se non lo hai fatto prima, potresti iniziare a valutare il Birth Plan. In italiano anche conosciuto come Piano del Parto: è un  accordo scritto e firmato tra te, partoriente, e la struttura in cui hai deciso di partorire, o con il ginecologo o l’ostetrica che ti segue.

Si basa sulle 15 raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la partoriente.

Più semplicemente è un foglio autofirmato da presentare all’ospedale e da discutere con un’ostetrica o un ginecologo, soprattutto in merito a ciò che non vuoi ti venga fatto in sede di travaglio e parto.

Come si fa il Piano del Parto o Birth Plan?

Per compilare un Piano del Parto o Birth Plan correttamente è necessario percorrere tappa dopo tappa tutto il cammino che porta dall’ingresso nella struttura in cui intendi partorire fino alle tue dimissioni e a quelle del tuo bambino, a meno che tu non abbia deciso di partorire in casa.

Scrivi punto per punto quali sono le tue intenzioni e desideri per:

Negli ospedali italiani il Piano del Parto non è conosciuto molto, quindi ti potrà capitare che, se ti presenti al momento del parto con un Piano, l’ospedale non sappia di cosa tu stia parlando o non apprezzi molto questa tua  iniziativa.

Portati dietro una copia al momento di entrare in travaglio e soprattutto avvisa tuo marito o il tuo compagno, perché sarà lui che dovrà far sì che il Piano venga rispettato mentre tu sarai impegnato a fare altro.

Se vuoi scrivere il tuo Piano del Parto guarda questo esempio.

Svantaggi del Piano del Parto o Birth Plan

Così come ci sono delle buone ragioni per preparare il Piano del Parto o Birth Plan, ce ne sono altre a sfavore che faresti bene a tenere in considerazione:

  • non puoi conoscere in anticipo cosa succederà prima e durante il parto, per cui è inutile porre veti, se questi possono in qualche modo causare una sofferenza a te o al feto
  • un atteggiamento di saccenza e sfiducia verso il personale ospedaliero, che ti dovrà assistere è sempre sbagliato
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Settimana 30 di gravidanza: si gira a testa in giù, la posizione per il parto

Gravidanza settimana 30: il feto si gira per prepararsi al parto

settimana 30In questa 30ª settimana di gravidanza il tuo bambino misura circa 27 centimetri e pesa all’incirca 1, 37 chilogrammi. Ora è molto più paffuto.

La lanugine che riveste la pelle del bambino sta cominciando a scomparire. I pochi ciuffetti che rimarranno dopo il parto cadranno nel giro di poche settimane. Alla nascita ne rimarrà solo qualche chiazza. In testa, i capelli sono più spessi e la pelle meno rugosa. Le palpebre si aprono e chiudono.

Stanno crescendo le unghie dei piedi. Lo scheletro si sta indurendo: continua a ossificarsi, mentre cervello, muscoli e polmoni continuano a evolvere. Il suo midollo osseo ha sostituito il fegato nel compito di produrre globuli rossi. Continua la maturazione del cervello, dei polmoni e della muscolatura e adesso ha un ritmo respiratorio regolare.

Il bambino è ancora impedito nei movimenti a causa del poco spazio che ha nell’utero.

A questo punto della gestazione, molti bambini si girano a testa in giù, in posizione cefalica, la posizione più comune e più corretta per il parto. Se anche il tuo bambino si è già girato, preparati a sentire qualche potente calcio sotto la scatola toracica e pressioni sulla regione pelvica.

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Settimana 30 di gravidanza: Il tuo corpo

Il tuo corpo

Cara futura mamma ormai mancano solo dieci settimane per il gran momento. Sei già arrivata alla 30ª settimana di gravidanza.

L’utero ha iniziato nuovamente a premerti sulla vescica, quindi urini più spesso e difficilmente riesci a riposare per una notte intera. Se aggiungi i dolori alla schiena che sono peggiorati a causa del peso del bambino e dello spostamento del tuo centro di gravità, la stanchezza, l’affanno, la sudorazione e la stitichezza, sei stremata.

La sera dovresti bere un po’ di latte caldo per conciliare il sonno e cercare di riposarti anche durante il giorno.

In occasione della visita prenatale, potresti confidare al medico le preoccupazioni e i dubbi che nutri sul parto.